Marocco on the road: un viaggio che rigenera l'anima
- #STORIEALCHECKIN
- 1 mag
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 2 minuti fa
Un viaggio che guarisce. Ci sono viaggi che ti mostrano luoghi. E poi ci sono viaggi che ti cambiano qualcosa dentro, anche se non sai bene cosa finché non sei tornato. Il Marocco è uno di quelli. Ti mette davanti a contrasti forti: la folla e il silenzio, il caos e la pace, l’aridità e l’accoglienza. Ti insegna a rallentare. A guardare. A entrare.
🇲🇦 Marocco on the road: il viaggio che non ti aspetti
Hai mai pensato al Marocco come una cura? Non un semplice itinerario tra dune e città imperiali, ma un vero viaggio dell’anima. In questo articolo ti porto con me tra i colori di Marrakech, il silenzio del Sahara e la gentilezza di un popolo che sa ancora accogliere.
📍 Dove inizia il viaggio: Marrakech e la fine del Ramadan
Siamo arrivati a Marrakech proprio nei giorni della fine del Ramadan. Un'atmosfera intensa, che abbiamo potuto apprezzare e comprendere fino in fondo grazie alle "pillole" del nostro Abdou, guida preziosissima! Abbiamo trascorso due notti nella città rossa, trovandoci nei pressi della Moschea Koutoubia durante la "notte del destino", con centinaia di fedeli in raccoglimento. Un momento suggestivo che abbiamo vissuto appieno e che non scorderemo mai.
Cosa vedere a Marrakech:
Palazzo Bahia, con i suoi cortili e mosaici
Madrasa di Ben Youssef, un capolavoro di architettura
La Medina e i suoi mercati artigianali
Piazza Jemaa el-Fnaa di notte, un teatro a cielo aperto
Moschea Koutoubia al tramonto
Tra un tè alla menta e un momento di silenzio in riad, Marrakech si è rivelata piena di contrasti: caos e meditazione, spiritualità e movimento, luci e ombre. Una città che ha saputo conquistarci al primo sguardo.
🚗 On the road verso il deserto: tra montagne, kasbah e villaggi
Dopo Marrakech, è iniziata l’avventura: un viaggio on the road verso il deserto del Sahara, lungo la Via delle Mille Kasbah. Abbiamo attraversato paesaggi mozzafiato: montagne dell’Atlante, canyon spettacolari, valli verdi e zone desertiche. Ogni curva portava con sé una sosta, un incontro, una storia.
Tappe consigliate lungo la strada:
Ait Ben Haddou, la kasbah da film
Valle delle Rose, con cooperativa femminile locale
Ouarzazate e gli studios Ouarzawood
Gole del Todra e del Dades
Villaggi Amazigh e granai berberi
Rissani, con uno dei mercati più autentici del sud
🐪 Il Sahara: notte tra le dune e cammellata al tramonto
Punto culminante del viaggio: il deserto di Erg Chebbi. Raggiunto il campo in jeep, ci siamo incamminati in cammello verso le alte dune per passare la notte in un luxury camp nel cuore del Sahara.
Cosa aspettarsi:
Cammellata al tramonto tra le dune
Cena berbera intorno al fuoco
Tamburi, danze, stelle e silenzio
Alba nel deserto: esperienza indimenticabile
🌊 Ultima tappa: mare e relax a Taghazout
Dopo tanta polvere e strada, ci siamo regalati una pausa sul mare. A Taghazout, villaggio surfista dall’anima più occidentale, abbiamo respirato salsedine e lentezza prima del rientro a Marrakech. Qui, tutti i motivi per scegliere questa alternativa segreta ad Essaouira.
In ogni luogo, il cuore si allargava un po’.
Non è stato solo un viaggio. È stata una cura.
Se dovessi racchiudere questo viaggio in un foglietto illustrativo, ecco come sarebbe il bugiardino del viaggio in Marocco
Principio attivo: incontri autentici, panorami che tolgono il fiato, polvere del deserto, sorrisi amazigh
Categoria terapeutica: rigenerante per l’anima, riequilibrante emotivo
Indicazioni terapeutiche: Senso di distacco dal mondo reale. Necessità di ricordare quanto poco serva per sentirsi a casa
Posologia: Almeno 10 giorni, se possibile 14.
Da assumere lentamente, preferibilmente in compagnia
Con apertura mentale e cuore disponibile
Intervallare con pause di silenzio, tè alla menta e occhi rivolti all’orizzonte
Controindicazioni: Può causare nostalgia acuta al ritorno. Potrebbe compromettere l’interesse per viaggi troppo patinati dove tutto è sotto controllo
Possibili effetti collaterali: Desiderio ricorrente di tornare, dipendenza da tajine e cous cous.
Conservazione: Tra le pieghe della memoria. Nelle fotografie meno perfette ma più vere. Nei racconti che tornano all’improvviso, anche mesi dopo.
Consigli pratici per un viaggio in Marocco
Cosa portare: foulard, scarpe comode, crema solare
Da non perdere: incontro con la gente del posto
Dove dormire: alterna riad tradizionali a campi nel deserto
Come muoversi: affidati a un driver locale esperto. Cambia completamente la prospettiva del viaggio! (Il nostro tour è stato organizzato dall'impeccabile Federica!)
Non riempire troppo l’itinerario: lascia spazio agli incontri e agli imprevisti.
Viaggia in primavera o autunno: le temperature sono più miti, perfette per godersi ogni tappa.
E soprattutto lasciati toccare. Non tutto si fotografa, ma tutto si sente.
Il Marocco è un viaggio che ti lascia polvere negli abiti e luce negli occhi. Non è solo un insieme di luoghi da visitare, ma una serie di incontri che ti restano dentro. E che, un giorno, ti faranno tornare.
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