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  • #STORIEALCHECKIN

Tre giorni a Venezia

Weekend insolito per il ponte dell’immacolata


E’ vero davvero! Dopo mesi di stop causa pandemia, sono riuscita di nuovo a prenotare un mini viaggio. In Italia ovviamente. E dove se non nella città che tutto il mondo ci invidia? Un weekend a Venezia a dicembre, sotto le magiche luci del Natale (e taaanta pioggia) con l’atmosfera poetica della nebbia e dell’acqua alta era proprio quel che ci voleva per tornare ad assaporare il bello del viaggiare!


DOVE ALLOGGIARE A VENEZIA


Prima di tutto, sono partita dall’alloggio; lo volevo speciale! Sono una fan degli hotel particolari e grazie a Secret escapes (viaggi di lusso...accessibili) ho trovato la soluzione perfetta per me: Hyatt Centric Murano Venice. Murano, l’isola dell’isola. Una dimensione insolita, una scelta azzeccatissima! Fermata del vaporetto davanti alla struttura e vista sui canali. Meglio di così!?



COME ARRIVARE A VENEZIA


Da Firenze ho scelto di muovermi in treno, soluzione comodissima con Italo. Scesa alla stazione Venezia Santa Lucia, ho acquistato il biglietto a tempo, dovendomi trattenere 3 giorni. Se si considera che il costo di un biglietto singolo è di 7.5€ per persona, indipendentemente dal numero di fermate da effettuare o dalla destinazione, la soluzione dei cosiddetti "biglietti a tempo" è la più conveniente, sia per visitare Venezia coi mezzi pubblici, sia per le sue isole. Il numero di viaggi è illimitato ed il biglietto è utilizzabile su tutte le linee di vaporetti. Per 72 ore ho speso 40 euro (per saperne di più visita il sito ufficiale della compagnia).


Da sapere: si consiglia sempre di obliterare, ad ogni viaggio. La validità inizia con la prima validazione.




LINEE DI NAVIGAZIONE PER MURANO


Murano è ben collegata all'isola principale di Venezia. La fermata di riferimento è Fondamente Nove: da lì partono i vaporetti 4.1/4.2 e NMU che assicurano il collegamento tutto il giorno e tutta la notte dal pontile “B”. La frequenza è di 10 minuti durante il giorno, di 20 minuti tra le 21 e le 23 e ogni 30 minuti durante la notte. Si scende a Murano Museo, che dista appena 10 metri dall'hotel.



HOTEL A MURANO


Tre giorni da regina! L'hotel Hyatt Centric Murano Venice è stata una vera coccola che mi sono concessa. Mi ha permesso di scoprire Venezia e la sua laguna in un modo diverso dal solito, lontano dal caos cittadino e godendo appieno della sua storia millenaria, del ricco patrimonio artistico e culturale, dell’artigianato e dei suoi sapori più autentici. Sull'isola del vetro ho scelto questo 4 stelle unico nel suo genere, una struttura frutto del recupero industriale di un’antica fabbrica dove un tempo si realizzavano le conterie, piccole e raffinate perle in vetro.





Nel pacchetto acquistato c’era inclusa la visita guidata ad una delle vetreria dell’isola ed un drink di benvenuto che ho consumato al Rivalonga Bar + Lounge. Buffet a colazione? Voto 10 e lode! Per gli amanti, come me, delle colazioni in hotel, l’Hyatt è godimento allo stato puro. Dal menù ogni mattina si può scegliere tra le portate più disparate, dolci, salati; ogni "pacchetto" ha un titolo a tema. Il personale è stato molto cordiale! Un ottimo modo per iniziare la giornata e andare alla scoperta di Venezia.


COSA FARE A VENEZIA IN UN GIORNO


Sono arrivata in hotel intorno alle 15. Ormai, metà giornata era andata. Ma non sprecata! Visto il bel tempo ho deciso di sfruttare il pomeriggio per andare alla scoperta di Murano e Burano iconica isoletta famosa per le case color pastello.



Murano è conosciuta in tutto il mondo per la sua tradizionale produzione del vetro. Non appena sbarcati sull’isola, è facile notare laboratori e fornaci antiche, manifatture tra acqua e terra dove si potrà apprendere l’originale tecnica utilizzata nel processo di lavorazione del vetro soffiato, tramandata da intere generazioni di artigiani.


Una buona idea per ambientarsi (prima di saccheggiare i vari negozietti di articoli in vetro) è quella di passeggiare, meglio se di sera, quando le orde di turisti se ne sono andate e l'isola si è svuotata. Scendere dal vaporetto alla prima fermata (Colonna) e camminare lungo le Fondamenta dei Vetrai, la via che costeggia un lato del Canal Grande e si addentra nel cuore dell’isola.


Il faro, per scattare foto, è uno spot davvero suggestivo


DOVE MANGIARE A MURANO


L'Osteria al Duomo, a due passi dall’hotel: ottimo pesce e squisita pizza nera, specialità del posto (impasto al nero di seppia). Personale gentile, cifre abbordabilissime e locale spazioso. Uno dei pochi che ci ha accolti tre sere su tre senza prenotazione! Posto ideale per degustare la cucina tipica veneziana.


COSA FARE A BURANO


DI escursioni in vendita sul web ne troverai a volontà! Io sono arrivata in vaporetto sull'ora del tramonto, una scelta intelligente per evitare le file di passeggeri in coda per il rientro. Anche in questo caso, isola vuota e molto affascinante, agghindata per le feste quanto basta, per nulla eccessiva perchè già colorata di suo!



Le casette colorate di Burano sono la passione degli instagrammers, e non solo! Rosse e gialle, verdi, rosa, viola e azzurre. Perchè a Burano le facciate delle case sono in tinta pastello? La leggenda narra che fossero proprio i pescatori a dipingere la propria casa, per poterla riconoscerla da lontano, nella fitta nebbia, durante i lunghi periodi di assenza dovuti alla pesca. Le facciate colorate oggi sono il biglietto da visita di Burano, una delle 10 città più colorate al mondo!


Tra le cose da fare a Burano, si può visitare il Museo del Merletto, ospitato all'interno di un palazzo gotico che una volta era sede della famosissima "scuola merletti" adiacente al Palazzo del Podestà (ovvero il Comune). Immancabile la passeggiata lungo piazza Galuppi, l'unica dell'isola, che pullula di ristorantini, negozietti, bar e pasticcerie dove è d'obbligo fermarsi per un vin brulè o un dolce tipico.



Un'attività curiosa? Ritrovarsi sotto al campanile storto di Burano... e rendersi conto di quanto sia pendente (no, non hai le allucinazioni!)


La via che porta ai Tre Ponti è il percorso romantico per eccellenza. Obbligo il pit stop fotografico; si tratta di un ponte in legno che collega tre canali e tre delle vie più colorate dell'isola. Da via Giudecca a via San Mauro per arrivare in via San Martino Sinistro, gli occhi si riempiono di bellezza!

Ma la vera magia si vive arrivando alla Pescarìa Vecia, il luogo dei tramonti mozzafiato per eccellenza. Ed è lì che ho avuto la fortuna di vivere la golden hour, poi il tramonto rosso...ed imperdibile, il presepe sull'acqua. La laguna al tramonto vale davvero il viaggio!




Da non perdere, la Casa di Bepi, sarà divertente andarla a cercare perdendosi nei vicoletti coloratissimi. Anche se questa è la più colorata dell'isola di Burano, con forme geometriche riproposte su tutta la facciata, di scorci da fotografare se ne trovano davvero infiniti....



COSA FARE A VENEZIA SE PIOVE


Tre giorni di pioggia ininterrotta. Poco male, l'importante è aver con sè ombrello e calosce (copriscarpe impermeabili di cui ignoravo l'esistenza fino a un mese fa). A questo link ne trovi di ottime ed economiche.



Non sei una romanticona? Venezia non è solo gondole, acqua alta, piazza San Marco, Ponte di Rialto e Ponte dei Sospiri (tutte tappe che comunque vanno toccate, anche solo di sfuggita). Andare fuori rotta ed improvvisare è sempre più divertente. Anche se piove! Così mi sono ritrovata nella particolarissima Libreria dell’acqua alta, sicuramente una delle più originali al mondo (siamo nel cuore di Venezia, Calle Lunga 5173). Gatti e libri a volontà su ogni tipo di supporto. Non ci sono mensole ma gondole e vasche da bagno a far da scaffale. I libri più vecchi, quelli rovinati dall’acqua alta, sono diventati pezzi d'arredo. La scalinata all’esterno? Vista sui canali, guai a non fotografarla!




E poi c'è un altro angolo insolito, che conoscono in pochi ed è nascosto bene (fondamentale google maps per non perdersi). A metà strada tra piazza San Marco e Rialto ecco la Scala Contarini del Bovolo, da cui si gode di una vista pazzesca sulla città. Siamo sui tetti di Venezia ed ecco anche il Campanile di San Marco, che svetta maestoso regalando una bella emozione! Addirittura potete vedere la Basilica di Santa Maria della Salute da qui. Indirizzo? Corte Contarina, del Bovolo, 4303.

Scala Contarini è visitabile tutti i giorni, ma meglio prenotare online!



Lo stile di questo palazzo (che ricorda a noi toscani la torre di Pisa) é un mix tra rinascimentale, gotico e bizantino. Inclusa nel biglietto di ingresso anche la visita alle sale espositive. Tutte le info qui.


SPRITZ E CICCHETTI A VENEZIA

Nel mio girovagare con calosce ai piedi e ombrello alla mano, non mi sono fatta mancare la sosta più tipica che c'è; quella nei bacari veneziani. Osterie, pub, enoteche, c'è sempre una scusa (ed un posto che magari ti ispira) per degustare questa tipologia di “fast food” alla veneziana. Aperitivi di qualità, i cicchetti a base di pesce, carne o salumi (caldi o freddi) sono generalmente serviti su pane o polenta. Accompagnati dallo spritz, nato proprio a Venezia. Ma come, non lo sapevi? Allora scopri la leggenda (e la ricetta) qui.



Dicevamo, la soluzione vincente per combattere la pioggia è camminare senza avere una meta. Così ci si distrae godendo del sapore della scoperta...inaspettata. Ed è così che mi sono imbattuta, senza cercare, nell'indicazione per il Teatro la fenice, una vera chicca. Da visitare, consigliatissima! Un'architettura che lascia senza parole.

La visita tra gli stucchi e gli ori delle prestigiose sale consente di scoprire retroscena e segreti del teatro e dei suoi protagonisti. La mostra permanente dedicata a Maria Callas e ai suoi anni di attività a Venezia è super interessante!



COSA FARE A VENEZIA DI SERA


Tra le cose che amo fare quando mi trovo in viaggio c'è vivere un'esperienza insolita. Ero tentata dall'idea di acquistare un biglietto per un concerto di musica classica proprio a teatro, ma poi ho scoperto... MUSICA A PALAZZO. Ed è stata una vera rivelazione. Non ne hai mai sentito parlare?


Una serata fantastica! La sede di Musica a Palazzo è Palazzo Barbarigo - Minotto, uno dei più nobili palazzi veneziani (ed ecco servita su un piatto d'argento l'occasione per entrare e visitarne almeno uno!).


Non sei appassionato di Opera Lirica? Con Musica a Palazzo, lo diventerai! Questa forma sperimentale di intrattenimento ti porta nel mondo dell'Opera da Salotto. Gli spettacoli sono itineranti: il palazzo è il palcoscenico ideale e ad ogni atto, il pubblico si sposta con gli attori tra le varie sale.


Cantanti, strumentisti e pubblico interagiscono; affacciato sul Canal Grande il palazzo ti regala la sensazione di un tuffo indietro nel tempo. Durante la pausa viene offerto dall'organizzazione (impeccabile) un calice di vino, da potersi godere all'interno di una delle tipiche sale veneziane. UN SOGNO!


Io ho scelto di acquistare il biglietto per Il Barbiere di Siviglia. Ho trovato molto efficiente Get Your Guide.


Lo spettacolo dura un paio d'ore. Uscita (affamata) alle 22,30 mi sono lanciata alla ricerca di qualcosa da mangiare. Kebab. Opera e kebab? Un'accoppiata fenomenale!


DA NON PERDERE A VENEZIA

Il mio tour di Venezia insolita è proseguito, il giorno dopo, con un'altra chicca assoluta, che in pochi conosceranno: l'isola di San Servolo, una delle più vicine al centro storico. E che storia che porta con sè!


Con il vaporetto si raggiunge in una manciata di minuti quest'isola che fu per un millennio sede monastica e in seguito ospedale per i malati mentali fino a quando la riforma della psichiatria ha portato alla chiusura dell’ospedale (1978).


Complice la nebbia ed il cielo grigio, è stata un'esperienza surreale. Come entrare nel film "Shutter Island", con il quale San Servolo, così affascinante, ha davvero tanto in comune!


Amanti del noir, l'isola fa per voi!

Quando sono arrivata, una troupe televisiva stava girando un episodio speciale dedicato proprio al museo del manicomio ospitato all'interno della struttura.


Da brividi. La laguna tutt'intorno e un'inifinità di storie di uomini, donne e bambini reclusi sull'isola, con tanto di documentazione fotografica, archivi, pezzi da museo ed istallazioni.


La follia reclusa: il museo del manicomio di San Servolo, inaugurato nel 2006, raccoglie i reperti appartenuti all’ospedale psichiatrico attivo in isola fino al 1978. Si possono visitare vari settori: la farmacia, la sala anatomica, la cappella, consultare manufatti didattici, ed aggirarsi per i corridoi in cerca di curiosità.


Un'ora basta a visitare l'isola. Controlla bene gli orari ed i collegamenti dei vaporetti per rientrare in città!


VISITARE LA COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM A VENEZIA



Ecco un'altra attività imperdibile! Un salto alla galleria d'arte per conoscere le opere della collezione permanente, della Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof e del Giardino delle sculture Nasher. Non anticipo di più! Vale la pena andarci anche solo per la location, una struttura rimasta incompiuta. Rispetto agli altri palazzi che si affacciano sul canale, qui noterai qualcosa di strano. E' ad un piano solo!


LA MIA TOP 3

Per recuperare energie e riscaldarsi un po', siesta cioccolata calda da Frulalà un chiosco incredibilmente goloso in Cannaregio. Smoothies, cocktails, sangria e vin brulè da passeggio.


Hai detto shopping? Non puoi tornare a casa senza aver acquistato un paio di papusse,

scarpe friulane (quelle dei gondolieri, per intendersi) che dal primo dopoguerra vengono indossate ancora oggi. Realizzate secondo tecniche artigianali e rigorosamente made in Italy, sono una vera tentazione. Io ne ho acquistate un paio

da Rivoaltus. Il top!













Da assaporare senza fretta, senza orologio al polso, il quartiere del ghetto ebraico.

Si trova nel sestiere di Cannaregio, è rimasto il fulcro della comunità ebraica veneziana ed è ancora oggi sede di sinagoghe ed istituzioni religiose. Sapevi che quello di Venezia è stato il primo Ghetto d'Europa?


















In tre giorni a Venezia non si può vedere tutto, ma si possono vivere esperienze decisamente particolari! Spero che questi miei spunti ti siano stati di ispirazione. A conferma che la città più romantica del mondo non è solo amore e gondola...ma può rappresentare una scoperta continua, tra musica, arte e storia.



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