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#STORIEALCHECKIN

Cosa fare e cosa vedere a Buggerru

Buggerru tra spiagge e miniere, un borgo spettacolare nel Sulcis Iglesiente


Il nostro camper ci ha portati a Buggerru, un borgo di poco più di mille abitanti che si affaccia su un tratto di costa davvero mozzafiato.

DOVE SI TROVA BUGGERRU


Siamo nel Sud-Ovest della Sardegna, fuori dalle rotte del turismo di massa, in una zona ancora vergine, incontaminata, di una bellezza inaspettata. Il colpo d'occhio, all'arrivo, lascia a bocca aperta.


COME ARRIVARE A BUGGERRU


Da Fluminimaggiore, percorrendo la strada provinciale 83, si arriva in questo piccolo paese incastonato nell’impervia valle rocciosa del Canale Malfidano. Buggerru è caratterizzato da casette disposte a ventaglio sullo scenografico sbocco a mare della valle del monte Caitas, ed è circondato dai resti delle antiche miniere, alcune delle quali oggi visitabili. La panoramica per arrivarci ti regalerà scorci stupendi, impossibile non fare foto!



COSA FARE A BUGGERRU


Appena arrivati abbiamo parcheggiato il nostro camper all'area sosta camper Buggerru, che si affaccia sullo splendido litorale del paese, una spiaggia di sabbia dorata prediletta dai surfers (a Buggerru c'è anche una scuola di surf!). L'area è attrezzata, per 20 euro al giorno hai la possibilità di fare carico e scarico acqua e di collegarti all'elettricità. La posizione è fenomenale!




Non perderti una passeggiata fino al porticciolo di Buggerru per scattare alcune foto all’ora del tramonto e godere della magia di questo angolo di Sud Sardegna.


PER GLI AMANTI DEL TREKKING: sono diversi i sentieri a piedi che partono da Capo Pecora, lungo un tratto di costa (direzione nord, oltre Portixeddu) che merita davvero di essere toccato. Esplorare questo angolo suggestivo tra mare ed entroterra è sicuramente una delle attività imperdibili per chi ama le escursioni o addirittura l'arrampicata.


VISITA ALLA GALLERIA HENRY


La Galleria Henry è sicuramente la più spettacolare attrazione a tema minerario di Buggerru: si tratta di un tunnel scavato nella roccia alla fine dell’Ottocento per trasportare su ferrovia il materiale estratto dalla miniera di Planu Sartu alle laverie. La visita è divertente e adatta a tutti, grandi e piccini: dal trenino elettrico si passa alle passeggiate lungo una galleria che si apre sulla costa a strapiombo sul mare.



LE SPIAGGE DI BUGGERRU


Il bello di Buggerru? Respirare l'autenticità. C’è poca confusione (nel mese di maggio abbiamo incontrato solo qualche turista tedesco) e l'atmosfera è quella del tipico borgo di mare, circondato da un paesaggio bellissimo, selvaggio.


Marina e Porto di Buggerru


Se non vuoi spostarti rispetto al centro di Buggerru, puoi farti un tuffo nella spiaggia cittadina: si trova a destra del porto e ha dei colori meravigliosi.


Cala Domestica





Ad appena 2 km dal centro storico, ecco una delle spiagge più incredibili della zona.

Essendo una caletta è più riparata dal vento rispetto ad altre spiagge aperte ma in estate è molto affollata. L'insenatura è un vero gioiello incastonato tra le falesie calcaree, sorvegliato da una torre spagnola davvero suggestiva. L’acqua è cristallina ed il fondale è un misto di sabbia e sassolini. Il beach bar dove poter pranzare, rinfrescarsi e godersi un gelato è molto carino.



Spiaggia di San Nicolao o San Nicolò


Dirigendosi verso nord, un’altra spiaggia molto bella è quella di San Nicolò. Immersa nella macchia mediterranea è costeggiata dalla strada, dotata di parcheggi e di un'area sosta camper scenografica: le piazzole sono delle vere e proprie terrazze sul mare.


A chiudere la spiaggia di San Nicolao si trova Portixeddu, altro tratto di spiaggia più tranquillo ed ideale per rilassarsi.



LE MINIERE DI BUGGERRU


Nel territorio comunale di Buggerru sono presenti UNA QUINDICINA di miniere dismesse. Noi abbiamo visitato la galleria di carreggio di Caitas, accompagnati da Franco Esu, un minatore storico, tra i pochi rimasti in vita. Entrare in miniera con lui è stato un viaggio nel viaggio: i racconti del passato, gli aneddoti legati alla sua esperienza personale e la passione che ci ha trasmesso per la "montagna che respira" sono stati il vero valore aggiunto.






Curioso di conoscere il signor Franco? Allora guarda il video!



IL MUSEO DEL MINATORE


i resti di pozzi e macchinari, villaggi e sentieri, le residenze e i palazzi della direzione. C’erano allora elettricità, ospedale, scuole, librerie e un teatro.


Per conoscere la storia dell’industria mineraria in zona e le dure condizioni di vita dei suoi lavoratori potete visitare il Museo del Minatore di Buggerru. Oltre a documenti e fotografie storiche, la collezione comprende anche una serie di videointerviste a uomini e donne che hanno lavorato in miniera: potrete così ascoltare dalla loro viva voce il racconto di un lavoro durissimo.





FORSE NON SAPEVI CHE... (piccole curiosità su Buggerru)


Questo piccolo borgo è nato intorno alla metà del 1800 con lo scopo di sfruttare la grande presenza di piombo e zinco.


Buggerru era chiamata Petite Paris per l’ambiente culturale di livello ricreato dai dirigenti (e familiari) della società francese titolare dell’attività estrattiva. C'era un cinema, un teatro, ma la disparità sociale era evidente. Da una parte "il salotto buono", dall'altra i minatori che vivevano in condizioni disumane. Nel 1904 il primo sciopero. Per risposta l’esercito sparò sugli operai: tre morirono, tanti i feriti. Era il 4 settembre, resterà come giorno dell’Eccidio di Buggerru. Fu la prima rivolta sindacale, alla quale seguì il primo sciopero generale in Italia.




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