top of page
  • #STORIEALCHECKIN

Fiandre on the road

La magia del Belgio sotto le feste di Natale. Un mini tour incantato tra alloggi da sogno, mercatini di Natale, vin brulè, cioccolato e paesaggi fiabeschi.

Una collega un giorno di diversi anni fa, arrivò a lavoro raccontando dell'incredibile viaggio fatto a Bruges. Non ne avevo mai sentito parlare, ma le foto bastarono a convincermi: quella città prima o poi avrei dovuto vederla anche io! Un obiettivo che mi ero data, ma che poi è andato sfumando negli anni perchè i collegamenti non erano comodissimi, e il sogno di Bruges rimase chiuso nel cassettino dei "viaggi da fare almeno una volta nella vita". Fino a dicembre 2022.


Riaperto il cassetto magico, tirata fuori di nuovo l'idea, mi sono messa a pianificare 4 giorni in Belgio (Paese mai visitato prima!), cercando di capire come, quando, e in che modo organizzare un mini tour. Prima cosa: scegliere come arrivarci. E la soluzione più rapida e indolore è stato un volo ryanair da Pisa a Bruxelles Charleroi (ci sono due aeroporti in Belgio, attenzione a dove si prenota!). Una volta trovata la tratta super conveniente, ecco il dilemma. Auto a noleggio? Treni?





Avevo ben chiara l'idea di cosa visitare: Bruges, Gand e come ultima tappa, una città che fosse vicina all'aeroporto per il ritorno in tutta comodità. Ovvero Dinant. Fiandre + Vallonia. Regioni diverse, esperienze diverse. Spulciando vari blog ho letto che i collegamenti ferroviari sono comodi ed efficienti ma ho preferito l'auto perchè credo che il viaggio on the road abbia qualcosa in più, e così effettivamente è stato! Scelta super azzeccata considerando che non si pagano pedaggi, che si viaggia davvero bene (strade pulite e ben tenute) e che non c'è frenesia perchè TUTTI rispettano i limiti di velocità, e per velocità si intende qualcosa come gli 80/h. Una pacchia :-)


GIORNO 1 - COSA FARE A GAND

Arrivo a Bruxelles sull'ora di pranzo. Tutto fila liscio. Non c'è attesa per il ritiro delle valigie. Nessun imprevisto neppure per il ritiro auto (Europcar): c'è solo da capire in che zona dirigersi (ascensori, seminterrati, ecc). Un'operazione che richiede una mezz'ora. In aeroporto il bagno è a pagamento (e solo con carta di credito!): da questo piccolo particolare deduco che il Belgio non sarà una meta low cost...


Saltiamo in auto, direzione Gand. Non ne avevo mai sentito parlare prima ma la preferisco di gran lunga a Bruxelles che - con tutto rispetto - non mi ispira granchè. Preferisco mete più piccole, visitabili in tutta calma. Il motto è: no stress, viaggetto slow.

Gent in fiammingo (e Ghent in inglese), poco turistica ma comunque affollata sotto Natale (turismo locale, mercatini belli pieni ma di stranieri nemmeno l'ombra), è un vero gioiellino di architettura fiamminga, considerata tra le più belle città del Belgio. Si trova al centro del triangolo formato da Bruxelles, Bruges e Anversa e quindi tappa comoda per una sosta intermedia verso Bruges.




Non mancano castelli medievali, cattedrali, chiese, canali romantici e piazze che pullulano di mercatini natalizi. La mia sosta dura poco più di 24 ore che secondo me sono sufficienti per assaporare l'atmosfera di Gand. L'ho trovata una città estremamente moderna, ben organizzata, cosmopolita ma ordinata, in perfetto stile nordico (tantissimi ristoranti etnici, vegan bistrot, pure un cat cafè!).


Questa giornata di "antipasto" è stata dedicata interamente alla visita - molto casuale (e senza cartina alla mano) - di Gand. Lasciata l'auto in un parcheggio pubblico a pochi metri dall'appartamento (centralissimo e in posizione top!) mi sono letteralmente buttata nel primo mercato di Natale incontrato. Il primo di una lunga serie. Ho scelto la magia delle Fiandre (dal 10 al 14 dicembre) anche e soprattutto per questo. Per riempirmi gli occhi di bellezza, addobbi, alberi, decorazioni. E la bocca di leccornie e golosità tipiche, molto buone, poco dietetiche. A tutta cioccolata!!!!


Il primo giorno, insomma, è stato investito in mercatini che sono anche i luoghi migliori dove bere e mangiare a cifre sostenibili. Una volta capito il meccanismo, ne diventerai dipendente! I ristoranti sono piuttosto cari e la cucina belga (tolte cozze e patatine fritte, un must) non offre chissà quali specialità. I mercatini invece, sono un vero luna park.


Scoperte del primo giorno:

- shot di creme alcoliche a base di cioccolata (io ho optato per quella alla nocciola). Scaldano anima e stomaco.


- spiedino di waffle, o gaufre, da guarnire a piacimento in migliaia di combinazioni tra salse e granelle. E' il pilastro dello street food belga. Buonissimi a prezzi sempre accessibili. Solleva il morale e restituisce energie. L'ho preferito a churros/ crepes alla nutella. La panna si paga a parte.


- bouquet di mini bomboloncini farciti. Si parte dalla porzione più risicata che comprende 8 bombe fritte.


- vin brulè BIANCO


- cioccolata calda con panna che sembra qualcosa di normale ma giuro, le file sono lunghissime e se in Belgio c'è una vera e propria manìa non c'è da chiedersi perchè. Solo provare!

- classico panino con crauti e salsiccia (che non guasta mai e risolve il pranzo)


- piatto di patate cucinate in maxi padella con pancetta, cipolla, formaggio, rosmarino. Una specie di tartiflette.


Le bevande vengono servite in bicchieri di vetro: ogni banco trattiene una cauzione di 2 euro. Se riporti il bicchiere, ti viene restituita immediatamente!





A Gand ho anche capito che lo shopping sarebbe stato divertentissimo, ma "immaginario" (almeno per le mie tasche). I negozi sono wow. Edifici interi dedicati al Natale. Abbigliamento di gusto. Un sacco di marchi alternativi. Ma niente di conveniente. Quindi bene entrare, bene provare, ma...meno bene acquistare. Tutto quello che ho speso è stato in cioccolate calde, fredde, da asporto, tavolette, praline. E chi più ne ha più ne metta. Quello sì che merita!


DOVE DORMIRE A GAND? Nessun dubbio. Su airbnb abbiamo trovato last minute l'appartamento di Valentine. Un attico spettacolare con affaccio su una delle vie principali della città. E ottimo bar per la colazione proprio di fronte. Siamo stati i suoi primi clienti. Tutto funzionale e davvero suggestivo, specialmente il piano superiore con terrazza dove abbiamo consumato la cena (indiana, da asporto!). Unica pecca (ma riguarda qualsiasi edificio tipico belga): le scale a chiocciola. Trasportare i bagagli all'ultimo piano è un'impresa ardua.





Mi ha colpito anche l'architettura delle catene più commerciali. Che sia un Mc Donald's, un Pokè Bar o un semplice Starbucks, i locali sono ospitati in palazzi antichi in stile fiammingo. Bellissimi da vedere!


GIORNO 2 - VISITARE IL CASTELLO DI OOIDONK

Ripartiamo al mattino per Bruges ma decidiamo di fare un pit stop al castello di OOidonk, tra Deinze e Gand, sulla riva del fiume Leie. E' raggiungibile velocemente in auto, un fuori rotta interessante per uscire dalle autostrade e godere del paesaggio fatto di paesini davvero deliziosi. Case perfette, come da rivista. Giardini perfetti. Addobbi mai fuori posto. Non sono un'appassionata di castelli ma Ooidonk vale davvero una visita. Anche solo per l'esterno. Abbiamo fatto un giro tra i suoi giardini ed un foliage pazzesco. Pare che gli interni siano tra i più belli (e ben tenuti) in assoluto, ma nella stagione invernale l'accesso era consentito solo all'esterno (al costo di soli 3 euro). Qualche fiocco di neve è sceso all'improvviso. Magia allo stato puro.





Da non perdere: una cioccolata calda nella "baita" appena fuori dal castello. Allestito a chalet tipico di montagna, questo ristorante è il posto ideale per una merenda prima di rimettersi in marcia.




Arrivati a Bruges nel primo pomeriggio, siamo rimasti estasiati dall'alloggio scelto.


DOVE DORMIRE A BRUGES

Anche stavolta booking non ha tradito le aspettative. Il punteggio altissimo e l'ottimo rapporto qualità prezzo mi hanno spinto a prenotare al b&b Marie-J of Bruges.


Un sogno ad occhi aperti, con la vista più romantica (e la colazione più curata) mai trovata prima. La coccola che ci vuole in certi casi. La gentilezza della proprietaria. La posizione leggermente defilata ma strategica. L'accoglienza in famiglia (abbiamo fatto colazione nel salone di casa, che, complice il Natale, sembrava davvero incantato). Non ci sono insegne fuori, e quello che trovi non appena varchi la soglia è davvero incredibile. Scale a chiocciola incluse, ovviamente.






GIORNO 3 - COSA VEDERE A BRUGES IN DUE GIORNI


Nella TOP 10 delle cose da fare a Bruges, io ci metto, in ordine sparso:

Consigliato per trascorrere un'ora di leggerezza, tra storia, tradizione e curiosità. Museo adatto alle famiglie, si sviluppa su più piani; la visita non può che terminare con...una vera e propria friggitoria dove assaggiare di tutto di più.


2 Museo del Cioccolato (e fare choco-shopping) Ci sono vie intere dedicate esclusivamente a cioccolaterie. Non saprei quale consigliare, tutto strabuono.

Il museo secondo me è ben fatto; una vera "experience" che lascia spazio ad approfondimenti storici, a momenti ludici, divertenti ed interattivi (ci sono giochi simpatici nei quali cimentarsi utilizzando tutti e 5 i sensi). La visita si chiude con la dimostrazione di un "maitre chocolatier" e con il dispenser "all you can eat" di cioccolato dal quale poter attingere...senza limiti!


Per risparmiare acquistate il biglietto unico per entrambi i musei.



3 Vista sulla famosa torre civica e i canali (il luogo più fotografato di Bruges!). Si può fare giro in battello e scoprire piccole perle nascoste. Forse l'inverno non è la stagione migliore per andare in barca



4 Burg, piazza del Municipio con la Basilica del Sacro Sangue


5 Markt, la piazza del Mercato dominata dal Belfort, alto 83 metri (e sul quale si può salire). Qui stazionano le carrozze per un giro della città "alternativo".


6 Begijnhof, il Beghinaggio, vera oasi di pace religiosa. Il cortile interno racchiuso tra mura e alberi è perfetto per una passeggiata rilassante. Questo era il luogo delle beghine, pie donne che rimaste sole si dedicavano all'assistenza dei malati o dei poveri. Tutt'intorno, negozi di merletti e venditori di waffle.



7 Sosta per una birra al panoramicissimo 2 be, con il famoso "muro della birra" da attraversare, lo shop ed il bar dove poter gustare dalla terrazza selezioni di birre che qua ci sogniamo (a prezzi abbordabili) approfittando di una delle viste più belle di Bruges; battelli, cigni e papere.




8 Passeggiata romantica al Minnewater Park con sosta al lago dell'amore.





9 Provare le celebri cozze e patate, le propongono ovunque, basta saper scegliere un posticino che vi ispira fiducia (non hanno niente a che fare con le nostre cozze, molto più delicate e insapori e accompagnate da salse al limone, al vino, all'aglio ecc ecc)


10 Se il Natale è vicino, come in questo caso, divertirsi a collezionare foto di ghirlande alle porte. Sono delle vere e proprie opere d'arte e danno un tocco ancora più magico e suggestivo a strade, vie e vicolini. Tutti coloratissimi!





GIORNO 4 - COSA VEDERE A DINANT IN UN GIORNO


A Dinant la mia guida dedica poco più di un paragrafetto. Eppure questa piccola cittadina della Vallonia (regione francofona, mi sento un po' più a casa) è uno scrigno di segreti. E riserva davvero tante sorprese, tutte godibili in un mezza giornata.


Sapevi che Dinant è la città natale di Adolphe Sax, l'inventore del sassofono? Io no, ma questo aspetto lo si respira ad ogni angolo, in ogni piazza: ci sono sax sparsi ovunque.


La posizione di Dinant è pazzesca: adagiata lungo il fiume, all'ombra di una scarpata spettacolare. La vista della cittadella arroccata è una delle (poche) cose che si possono fare; a piedi, con circa 400 gradini o in funicolare. Il prezzo per la salita è lo stesso.


Dinant è anche la città della birra Leffe. Maison Leffe: per gli appassionati, tassativo visitare il museo allestito nelle sale di un ex convento e che illustra la storia del prodotto più famoso della città.


Il dolce tipico invece è il biscotto più duro del mondo. Si chiama "La couque de Dinant" ed è a base di miele, farina e zucchero. In vetrina nella pasticceria del paese, ce ne sono di ogni forma e dimensione (che cambiano in base alle stagioni e alle festività). Il biscottone a sax ovviamente è tra i più acquistati. Il segreto per mangiare questa specialità? NON MORDERE. Lasciarla sciogliere delicatamente in bocca come fosse una caramella. Al contrario, i tuoi denti avranno sicuramente delle conseguenze :-)


DOVE DORMIRE A DINANT


Anche in questa scelta, ho dato il meglio di me. L'alloggio è un b&b inatteso, come suggerisce il nome (L'inattendu sur la croisette). Dall'ingresso non lo diresti mai: accanto al portone di una pizzeria, si apre un posticino delizioso con suite e camere direttamente affacciate sul fiume e dotate di ogni comfort. Ne è valsa davvero la pena! Sia per la posizione centralissima, sia per la vista. Il tramonto da qua non lo scorderò mai. Sebastien, il proprietario, è stato gentilissimo concedendoci l'upgrade gratuito e lasciandoci via whatsapp tutte le info necessarie al check in.


Ah, ovviamente anche qui scale a chiocciola. Molte e ripide.


Rientro in aeroporto con piacevolissima sorpresa: un vero e proprio mercatino di Natale allestito nell'area ristoranti/partenze ma nella zona esterna, affacciato sulla pista di atterraggio. Per respirare il Natale fino all'ultimo minuto. Per un ultimo tuffo tra vin brulè e cioccolato. Per addolcire il ritorno verso casa.





Consiglio utile: CALZAMAGLIA SOTTO AI PANTALONI. Le temperature a dicembre (e non è stato un inverno rigido), scendono sotto lo zero. E' un freddo asciutto, si tollera benissimo (garantito da chi, il freddo non lo sopporta proprio!) se ci si arriva preparati. Maglia termica sotto il maglione, calzamaglia sotto i pantaloni, cappellino e guanti indispensabili,(quelli con touch meglio considerando che dovrai sfilare il telefono dalla tasca un milione di volte per scattare foto, ancora foto, foto sempre e comunque). Con questo equipaggiamento sei pronta a tutto.

bottom of page