Quattro giorni, d'estate, sull'Alpe di Siusi
Il bello di scoprire cosa c'è sotto la montagna innevata
Mia cara Alpe, ma quanto mi sei mancata? Il destino ha voluto che da piccola imparassi a sciare proprio qui.
E che poi ci tornassi da adulta, prima con gli amici e poi con il fidanzato: l’Alpe di Siusi, è così diventata quell’appuntamento invernale annuale da non mancare mai. Quel luogo del cuore, quel posticino sicuro dove sicuramente si starà bene: per i servizi, per il cibo, per l’ospitalità . In due parole, il paradiso dello sciatore con piste non troppo impegnative e larghe, impianti ben collegati, rifugi accoglienti e montagne dolci, vette di panna ed uno snowpark annoverato tra i 10 migliori d’Europa (fa sempre un certo effetto stare seduti in seggiovia e godere della vista sulle evoluzioni aeree di spericolatissime squadre di snowborder, adrenalinico!)
PERCHE' SCEGLIERE L'ALPE DI SIUSI
L’Alpe di Siusi, ad est di Bolzano, con i suoi 56 km² è il più esteso altipiano d’Europa, nonché una delle mete vacanziere più belle dell'intera regione dolomitica. L’area fa parte del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio quindi gli ingressi in auto sono permessi esclusivamente in una determinata fascia oraria: il drone si può far volare solo previa autorizzazione della guardia forestale. Un motivo in più per lasciarsi il mondo alle spalle e godere appieno di quello che questo angolo di Italia ha da offrire!
LE DOLOMITI IN ESTATE
Bella la montagna d’inverno. E’ quella che conosco, che sento più mia. Ma d’estate? Come saranno questi posti senza neve, senza sciatori, senza slittini?
Quest’anno ho deciso di togliermi il dubbio. E me lo sono tolto scegliendo l’Alpe come regalo di compleanno per il mio compagno, anche lui affezionatissimo a questa parte di Alto Adige.
Mi piacerà la mia montagna d’estate? Sarò in grado di sopravvivere ai lunghi percorsi di trekking studiati per farmi buttar giù qualche kg post quarantena?
La risposta, è un Sì GIGANTESCO.
L’Alpe di Siusi (composta dalle piccole località di Saltria, Compaccio, Giogo e Piz, ma anche di tanti masi sparsi per i prati dell’altipiano) è il soggiorno perfetto che entusiasma non solo gli sportivi, ma anche le famiglie e i buongustai, come me! Paesaggi mozzafiato, prati verdissimi e fiori. E mucche. E cavalli. E ogni mattina darti il buongiorno ci sono loro: le cime dolomitiche di Sassolungo, Sassopiatto e Sciliar. Trecento giorni di sole all’anno (l’unico di pioggia probabilmente l’ho trovato io) una flora contraddistinta da circa 790 diverse specie e le Dolomiti, le montagne più belle del mondo dichiarate Patrimonio Mondiale UNESCO, rendono infallibile la ricetta per una vacanza su questo altipiano, anche d’estate. Confermo!
COSA FARE SULL'ALPE DI SIUSI D'ESTATE
Di seguito il mini programma giornaliero del mio mini soggiorno estivo in montagna:
Giorno 1
Visita del Laghetto di Fiè. Prima di arrivare in hotel e lasciare l’auto in garage a dormire per i giorni a venire, abbiamo optato per un giro al lago di Fiè allo Sciliar, situato sopra l’omonimo paese. Creato nel XVI secolo da Leonhard von Völs-Colonna come vivaio di pesci, è una meta molto amata. Il paesaggio intorno è fiabesco.
Ci siamo presi un’oretta di tempo per fare video e foto e poi risalire in auto con destinazione Hotel Monte Piz.
Sistemazione in camera + room tour + cena in hotel
E’ stata una scelta azzeccatissima, un albergo non troppo grande a conduzione familiare, circondato dai pascoli dove riconnettersi con la natura e vivere il proprio soggiorno in assoluto benessere e relax. La funivia Monte Piz della seggiovia Stega Delai è a due passi (estremamente comoda d’inverno, fuori servizio d’estate): una struttura consigliatissima se si ha voglia di uscire a camminare per lunghe passeggiate: cibo ottimo (aspetto da non trascurare) e un’area wellness molto apprezzata!
Tra le cose che ho amato di più: rientrare nel pomeriggio dopo lunghi trekking, mettermi il costume, andare in piscina ed asciugarmi al sole nel giardino (comodamente collegato alla mia camera) con vista mucche al pascolo e in sottofondo i suoni della natura. Una sera, seduti sulle stesse sdraio, abbiamo pure avvistato dei caprioli, mica poco eh?
Giorno 2
Dopo un’ottima colazione (per sapere di più sulla mia colazionemanìa clicca qui) siamo partiti per il primo trekking: il giro della Bullaccia, un sentiero circolare che tocca Rifugio Bullaccia (1950m) - Rifugio Arnica (2054 m)- Panche delle Streghe - albergo di montagna Bullaccia - per ritornare al Compaccio.
L'Alpe di Siusi accoglie 450 km di sentieri escursionistici. Noi siamo partiti proprio dal Compaccio, raggiungibile dal nostro hotel a piedi per poi fermarci a pranzo all'Arnica. Da non perdere il tris di canederli e come dessert a scelta, il keisershmarren o la torta di grano saraceno con salsa alla vaniglia.
Il sentiero n. 24 ci fa arrivare all’albergo di montagna Bullaccia, dove si trova la stazione a monte della funivia Monte Bullaccia. Per uno stop fotografico è obbligatoria la sosta alla vicina piattaforma panoramica con vista sulle Dolomiti.
Il percorso di una decina di km ha un dislivello di 450 m e si compie in 3 ore.
Giorno 3
Con una passeggiata tranquilla e rilassante raggiungiamo il rifugio Hotel Panorama (2004m) da dove comincia l'escursione per raggiungere il rifugio Molignon (2054m), un percorso pianeggiante con una "spinta" finale dall'Almrosen Hutte fino al traguardo. Incrociamo mandrie di mucche, cavalli, e decidiamo di fermarci proprio all'Almrosen per il pranzo: una situazione da cartolina! Il rifugio, piccolo e accogliente regala scorci ineguagliabili. Ricarichiamo le batterie per la salita finale e per il ritorno che sarà piacevole e fattibilissimo (garantisco!)
Giorno 4
Stanchini e provati fisicamente dai 2 giorni di camminata decidiamo di darci allo shopping... di abbigliamento tecnico. Scendiamo al Compaccio (ovviamente a piedi), curiosando tra edicola, tabacchi, articoli da regalo e negozi di attrezzatura da montagna. Mi porto a casa un paio di scarponcelli rosa fuxia che non aspettano altro che la prossima scarpinata.
E arrriva subito. Perchè inizia a piovere e il nuovo acquisto viene messo alla prova immediatamente. Saliamo (stavolta con la cabinovia vista la minaccia di temporale) al rifugio Bullaccia dove, appunto ci rifugiamo per scampare alla grandine.
Lo spettacolo della grandinata improvvisa regala uno scenario surreale, si passa in dieci minuti dall'estate all'inverno, i chicchi sembrano neve, il paesaggio è imbiancato: adesso sì che lo riconosco! Aspettiamo la tregua per ripartire e dato che il meteo in montagna impazzisce... dopo appena 10 minuti si spalanca un cielo che più limpido non si può.
Allora riprendiamo la nostra discesa a piedi, imboccando per errore un sentiero chiuso: LA DISCESA PIU' RIPIDA che abbia mai fatto! Abbiamo camminato su massi, ci siamo aggrappati alle corde, abbiamo scavalcato alberi caduti ma alla fine, MISSIONE COMPIUTA!
SE PIOVE: Se l'escursione salta puoi ripiegare andando alla scoperta delle storiche e leggendarie stanze del Castel Prösels.
Piccole cose che non smetteranno mai di piacermi della montagna:
- la crocetta da segnare sul menù della cena (a colazione saprai già cosa ti aspetta sul piatto la sera, sono sempre piatti da capogiro)
- i piumoni soffici e candidi e morbidosi che sembrano leggeri ma in realtà la notte ti avvolgono e ti scaldano come nessun altra coperta saprebbe fare. Una vera coccola!
- la cioccolata Ritter Sport nelle sue millemila variabili. Il pieno di energie quando la fatica o il freddo stanno per impossessarsi di te
FUSORARIO
I tempi in montagna d’estate sono dilatati. Lenti. Tutto scorre con un orologio speciale, un ritmo scandito dai campanacci delle mucche, dallo scroscio dei ruscelli, dalla natura. Il consiglio è di non guardarla mai l’ora, di godersi la giornata a 360° prendendosela con estrema calma, lasciando la fretta a casa.
La montagna è fatta per questo no?
FRASE
Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi. (Italo Calvino)
Operazione rinascita. Camminare, durar fatica, rifocillarmi, perdermi a contemplare i panorami, rinfrescarmi in piscina…questo lungo weekend è stato la mia tisana detox, la maschera purificante, la spa rigenerante più naturale che c’è. Questa è la sensazione per cui vale la pena vivere l'esperienza.
LOST AND FOUND
Prendo: il bello di stupirmi, sfidarmi, dire che "non ce la faccio" e invece ce la faccio e quando arrivo in cima, lassù... la soddisfazione è impagabile.
Lascio: la scossa presa alla recinzione che delimita il pascolo delle mucche. Scivolone da sbadati, e io non potevo esimermi. Il filo elettrico è ovunque e ben segnalato ma fate comunque attenzione!
BUGIARDINO DEL VIAGGIATORE
AVVERTENZE: è importante sapere che...
... anche se non sei allenato, c’è una sfida che ti aspetta. La montagna è questo. E’ mettersi alla prova e dare l’opportunità all’alpinista professionista, all’escursionista rodato e al trekker principiante (come me) di trovare il suo campo d’azione e giocarsi la propria partita. Quindi prima di partire un po' di autoanalisi, verifica quale è il tuo livello e cerca percorsi adatti a te….
VIAGGIO ADATTO A CHI: coppie, famiglie, adulti, bambini, direi tutti. Purchè vogliosi di riconnettersi con la natura, tornare all’essenziale. Adatto a chi non trova scontato perdersi ad osservare una mucca o accarezzare un cavallo. A chi ha voglia di relax ( è la parola chiave) e allo stesso tempo di movimento. Sembra un paradosso ma il mix di entrambi gli elementi dà un risultato perfetto!
NON ADATTO A CHI: non prova piacere a camminare in natura. Probabilmente troverà il soggiorno noioso. Una volta fatto un bagno in piscina, letto un libro e sonnecchiato al sole, le attività si riducono se il trekking, la bici o il parapendio non fanno per te.
Non adatto a chi dipende dagli spostamenti in auto, a chi non sa starsene con le mani in mano. Annoiarsi davanti a sua maestà lo Sciliar non è poi tanto male!
EFFETTI IN(DESIDERATI): scatto foto compulsivo e video a manetta. Anche se dovremmo essere tutti disconnessi per far riposare le membra, ti assalirà la voglia di immortalare abeti che sembrano sempre uguali, boschi, fiori, prati…e di portarti a casa un album degno del National Geographic 😊 Da riguardare quando manca l’aria, quando lo stress ha il sopravvento su tutto e quando senti l’esigenza di ossigenare cervello e polmoni.
INTERAZIONI: Castelrotto è carina da vedere. Se hai tempo (e voglia di guidare su e giù per i tornanti) puoi farti un giro dei paesini come Siusi, Fiè e ovviamente la bella Ortisei, una vera chicca!
Arrivederci Alpe di Siusi, ci ritorviamo quest'inverno!
Stesso posto, stesso cielo.
Comments