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  • #STORIEALCHECKIN

Storia di un 'non pellegrinaggio' a Gerusalemme

Ovvero come partire per la Città Santa ed innamorarsene follemente, pur non avendo fede


Non ti racconterò di Gerusalemme come farebbe la “travel blogger da manuale”. Cosa vedere, dove mangiare, dove dormire. Le info utili, per me sono altre 😊



Se i viaggi curano l’anima, e ci credo fermamente, il BUGIARDINO DEL VIAGGIATORE è tutto quello che ti servirà per intraprendere questa esperienza. Perché Gerusalemme è un’ESPERIENZA a 360°: arricchisce, fa riflettere, confonde.


Il bugiardino si legge per capire come curare un disturbo, no? Ecco riassunta la “guida” perfetta per i malati cronici di viaggio, come me, con alcune istruzioni per l’uso: per ispirarti, per invogliarti a mettere in lista questa città se ancora non l’hai fatto.

ATTENZIONE: contiene bustine di dinamicità per pigrizia cronica (ho girato a piedi la città camminando consecutivamente per 14 ore. No stop. Sono una pigra. Ma sono tornata la persona più stanca e felice del mondo!)

AVVERTENZE: lascia a casa inutili pregiudizi. Gerusalemme non è solo quella di cui si sente parlare in tv. Quella dei conflitti o degli atti terroristici. E’ religione, archeologia, sorpresa, intensità. In ogni piccola sfaccettatura. Metti in valigia la voglia di conoscere, di imparare e di capire. Avrai un’infinità di aneddoti e curiosità da segnare sul taccuino.




VIAGGIO ADATTO A CHI: è pronto a lasciarsi stupire, è aperto, disposto ad integrarsi, sempre col massimo rispetto dell’altro. A chi ha voglia di andare a fondo, provando a “sbrogliare la matassa” di una delle città più complesse che esistano sulla faccia della terra (e affascinante proprio per questo). A chi ha fede: troverà qui la pace nel cuore e le risposte a tante domande. A chi non ne ha, come me. Non ero una pellegrina in cerca di spiritualità, sono arrivata spogliata di ogni preconcetto. Senza tabù, senza precludermi niente. Senza cercare conferme, ma con tanta curiosità. La storia, la cultura, è stato un bagno di emozioni forti ed intense (un contributo fondamentale l'ha dato Isacco, la guida migliore che potessi trovare!). Emozioni che non conoscono religione, inebriano anche chi non crede. Garantisco.

NON ADATTO A CHI: ha paura delle “diversità” (che poi il diverso chi è?), non è predisposto all'ascolto, ha fretta di capire e giudica al primo sguardo. A chi è facilmente suggestionabile (la tensione nell’aria c’è e la si percepisce tutta). E’ soltanto perdendosi nei vicoli della città vecchia, patrimonio unesco, saltando dal quartiere arabo a quello cristiano, dall’armeno all’ebraico, è soltanto vivendo l’esperienza incredibile della visita alla spianata delle moschee con la cupola della roccia che riuscirai a captare il senso di questa città santa per ben tre religioni. Una città dalle mille anime, quella vecchia, quella nuova, quella antica, quella moderna, quella spirituale, quella laica, piena di stimoli, in continuo fermento, vivace e coloratissima. Solo andando oltre agli stereotipi potrai dire di esserci stato. Se ti senti pronto ad accettare la sfida, la meta è irresistibile.


EFFETTI IN(DESIDERATI): indigestione da cibo scoperto, assaggiato e divorato al mercato Mahane Yehuda, mercato super vivace, una "città nella città" dove passare la serata senza sentirsi in colpa per i kg presi. E dipendenza da serie tv Netflix come Unorthodox e Shtisel. Consigliatissimi!

INTERAZIONI: Se visiti Gerusalmemme non farti mancare l'Israeli Museum e la passeggiata notturna ai tunnel sotto al Muro Occidentale (meglio conosciuto cme muro del pianto. Alla visita della Città Santa (perfetta per un weekend lungo se non hai tanto tempo a disposizione) ho abbinato Tel Aviv, Nazareth, Betlemme, Gerico, Ein Gedi. Si può andare forse in Israele senza provare l’ebbrezza di un bagno nel mar Morto?

Viaggiare è terapeutico. In quale dei tuoi viaggi te ne sei reso conto?

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